A Kortrijk nasce Abby: la nuova casa dell’arte contemporanea che ridefinisce il concetto stesso di museo

A Kortrijk - città conosciuta per la sua triennale di arti visive e una rilevante rete di gallerie, collettivi e collezioni private - nasce ABBY, il museo che rivoluziona la fruizione dell’arte allestendo il proprio spazio espositivo condiviso all’interno della storica Abbazia di Groeninge, dove l’arte contemporanea e il design dialogano con il passato e si evolvono in una pinacoteca interattiva.
Progettata dallo studio Barozzi-Veiga (nato nel 2004 a Barcellona dal sodalizio tra l’italiano Fabrizio Barozzi e lo spagnolo Alberto Veiga) insieme a TAB Architects, ABBY è concepita come una casa con molte stanze, ognuna delle quali ospita attività e collezioni pensate per invitare tutti a riflettere su un unico tema centrale, quello dell’identità. Attraverso il linguaggio dell’arte, capace di rendere accessibili le tematiche più complesse, il museo offre l'opportunità di scoprire nuove prospettive e stimolare la discussione.

Lo spazio allestitivo di ABBY è in continuo movimento, per design e funzione, permettendo così al visitatore di vivere un’esperienza unica ad ogni ingresso.

Il percorso espositivo parte dall’Urban Living Room, dove si trovano la biglietteria e la prima mostra temporanea - accessibile gratuitamente - dedicata a Rinus Van de Velde, artista versatile che utilizza il disegno, la scultura, le installazioni e il cinema per rappresentare la costante ricerca della verità che ne caratterizza identità e vocazione artistica. Negli spazi dell’ex refettorio è stato ricavato l'ABBY Cafè, punto di incontro dove leggere, lavorare e pranzare circondati da opere che variano regolarmente. Al primo piano il Salone e l’Atelier propongono un ampio programma di workshop, laboratori didattici, conferenze e dibattiti, oltre a uno spazio in cui scoprire le creazioni di giovani artisti in residenza che qui trovano spazio per lavorare e mostrare il proprio talento.
Entrando nella cappella del XVI secolo appena restaurata o nelle due sale sotterranee, invece, si ha accesso alla mostra principale e a un’esibizione secondaria che rende fruibili opere conservate in importanti collezioni private altrimenti inaccessibili.  Dal 29 marzo al 25 settembre 2025, questi spazi accolgono le opere di oltre 30 artisti nella mostra dal titolo F**klore. Reinventing tradition in cui è esposta anche l’arte concettuale e provocatoria di Wim Delvoye, Jef Geys e Georges Counasse. Attraverso arazzi, sculture di sabbia o installazioni, i protagonisti di questa esposizione, con la curatela museale di Sam Steverlynck, sollevano domande sul valore e sui vincoli delle tradizioni, sulla loro sostenibilità ecologica e sociale, sul carattere unico e universale delle idiosincrasie e su chi siamo (e non siamo).
Terminata la visita alla “ casa”, si accede al Giardino, con il suo orto botanico, che fa da cornice alle opere Wilting Flower #5 di Daan Gielis - un fiore neon blu-verde alto sei metri che simboleggia la continuità tra il conforto e i cercatori di bellezza - Kneeled youth with a shell di George Minne - una statua in bronzo che rappresenta un giovane inginocchiato e ridefinisce i concetti di mascolinità - e Creation di Kris Martin,  mosaico di vetro che rimanda ai sette giorni della creazione attraverso un linguaggio visivo astratto e universale.

Press file dedicato ad Abby in inglese a questo link.

Irene Ghezzi - Responsabile Stampa 
VISITFLANDERS - Ente del Turismo delle Fiandre 
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