I beghinaggi fiamminghi: autentiche oasi di pace

Bruges © Milo-Profi
Un tempo dimora di quelle che possiamo definire le prime femministe, i beghinaggi fiamminghi sono ancora oggi luogo di quiete e riflessione. Dei 26 presenti sul territorio, 13 sono stati riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Sono il luogo ideale per una passeggiata rilassante, per visitare un museo o sorseggiare un caffè avvolti dalla tranquillità.

Il fenomeno delle beghine si diffuse nel XII secolo. Si trattava di donne nubili o vedove, laiche seppur molto devote, che si riunivano in piccole comunità sparse nelle diverse città dei Paesi Bassi, di cui all’epoca facevano parte le Fiandre. Vivevano nei beghinaggi, che si trovavano di solito alla periferia della città e trascorrevano la vita insieme, in maniera totalmente indipendente e al di fuori delle gerarchie ecclesiastiche.  Seguivano proprie regole, norme e valori. Per guadagnarsi da vivere andavano a lavorare. Totalmente autonome, costituiscono un esempio di girl power ante litteram.

Due suore sorridenti in abiti neri camminano su un sentiero lastricato accanto a edifici bianchi storici e alberi sotto un cielo azzurro. La scena è pacifica e gioiosa.

Per molti secoli - l’ultima beghina è morta nel 2012 – queste donne hanno vissuto nei beghinaggi ancora oggi presenti in una trentina di città fiamminghe. Esistono diverse tipologie di beghinaggi: quello urbano, ad esempio, si adatta perfettamente alla tipica struttura stradale medievale a scacchiera; altrove si può trovare invece il tipo a corte, in cui tutte gli edifici si stringono intorno ad un cortile centrale o giardino. Infine, il tipo misto, ovvero un beghinaggio a corte intorno al quale è stata eretta una doppia fila di case, a sua volta circondata da strade.

Scena di parco serena con alti alberi frondosi che proiettano ombre sul prato verde e rigoglioso. Sullo sfondo, incantevoli case bianche delimitano il parco.

I beghinaggi sono elementi unici del patrimonio culturale, infatti l'Unesco, circa 20 anni fa, ne ha inseriti 13 nel Patrimonio dell’Umanità. Sono luoghi immersi nel silenzio che vale assolutamente la pena visitare, come il Beghinaggio principesco Ten Wijngaarde di Bruges, con le sue tipiche case dipinte di bianco costruite intorno al bellissimo giardino centrale. Fondato nel 1244, è ancora oggi uno dei luoghi più silenziosi di questa città medievale. In una delle case, allestita come museo, si può scoprire come vivevano le beghine nel XVII e XVIII secolo. L’antica chiesetta in stile primo gotico è uno dei tanti gioielli di Bruges.

Una tranquilla via lastricata e soleggiata con due gruppi di persone davanti a incantevoli case in mattoni con tetti ripidi. Gli alberi sporgenti aggiungono un’atmosfera serena.

Un’altra perla è il beghinaggio di Lier, a 20 chilometri dal centro di Anversa. Questo tipico beghinaggio urbano esiste dal 1258 e conta 92 case che possono essere identificate attraverso i nomi a loro assegnati, come Het Stalleken van Bethlehem (La stalla di Betlemme) o Wijngaert des Heren (La Vigna del Signore), infatti all’epoca non esistevano i numeri civici. Per superare le mura che circondano e proteggono il beghinaggio, si attraversa un magnifico portone barocco. Anche Anversa vanta uno splendido beghinaggio nei pressi dell’università. Concediti una rilassante passeggiata lungo le stradine acciottolate, attraversa il bellissimo cortile alberato e prosegui lungo il frutteto e lo stagno. 

A trenta chilometri a sud di Anversa, troviamo invece il Grande Beghinaggio di Mechelen. Durante il periodo dell’iconoclastia, a metà del XVI secolo, il precedente beghinaggio che si trovava fuori dalla città venne completamente distrutto. Le beghine, di conseguenza, cercarono un nuovo insediamento e si trasferirono all’interno delle mura. Per questo motivo il beghinaggio di Mechelen rappresenta una peculiarità nelle Fiandre.

Stretto sentiero lastricato accanto a edifici storici in mattoni con finestre ad arco e piccole statue. Il verde costeggia un lato, creando un fascino d’altri tempi.

Nella città di Gent, antica e contemporanea al tempo stesso, si contano due beghinaggi, uno grande e uno piccolo ed entrambi si trovano a due passi dal centro storico medievale. Il grande beghinaggio occupa un terreno di ben otto ettari, ha tre piazze ed è immerso nel verde. Proprio come nella maggior parte degli antichi beghinaggi, le case sono di nuovo abitate, ma non più dalle beghine. Anche ad Anversa e Bruges la gente vive in questi edifici storici. A Lovanio, la città studentesca per eccellenza, il complesso è di proprietà dell’università. Nel beghinaggio completamente restaurato, in posizione idilliaca e attraversato dal fiume Dyle, si può passeggiare in compagnia di studenti e professori.

Edificio storico in mattoni con tetto a spiovente e edera, circondato da strade lastricate e strutture adiacenti. Il cielo è parzialmente nuvoloso, creando un’atmosfera serena.

La maggior parte dei beghinaggi oggi ha una funzione residenziale (sociale), ma alcuni hanno cambiato destinazione d’uso. Ad esempio il beghinaggio di Sant’Alessio a Dendermonde (a circa 40 chilometri da Gent), costituito da 61 case e una chiesa disposte intorno a un cortile trapezoidale, oggi ospita il Museo del Beghinaggio e il Museo del Folclore. Dopo la visita ai musei, ti consigliamo di fare una passeggiata nel suo bellissimo giardino botanico ornamentale. Infine, nella vivace Kortrijk, a mezz’ora di treno da Gent, tra le casette troverai un’accogliente caffetteria.

Cortile tranquillo con sentieri lastricati, circondato da edifici storici bianchi. Un grande albero si trova al centro, recintato da ringhiere in ferro nero.

 

Nel corso dei secoli, i 26 bellissimi beghinaggi delle Fiandre non hanno perso nulla del loro smalto. Sono una meta incantevole dove godersi una parentesi di pace e, se lo si desidera, una buona tazza di caffè.

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