Jan van Eyck (ca. 1390– 1441) era un uomo che puntava alla qualità, piuttosto che alla quantità. Purtroppo, oggigiorno sono sopravvissuti solo una ventina delle sue opere. Per lo sguardo acuto, la caratteristica pennellata e l’uso del colore rappresentano un vero apice artistico. L’Adorazione dell’Agnello Mistico di Van Eyck rappresenta uno dei picchi della storia dell’arte europea. Il grande Jan van Eyck trasformò per sempre l’arte pittorica occidentale.
Jan van Eyck, il genio dietro l’Agnello Mistico
L’opera magna di Van Eyck troneggia ora nella cattedrale di Gent in una versione restaurata. Un minuzioso lavoro di ripristino durato anni ha riportato alla luce l’antico splendore, la ricchezza dei colori e il sottile gioco di luce, ombra e prospettiva dell’Agnello Mistico.
Grazie all’impareggiabile capolavoro, il nome di Van Eyck è indissolubilmente legato a Gent, malgrado egli avesse stretti legami anche con Bruges. Fu lì che Jan van Eyck allestì il suo atelier, trascorrendovi gli ultimi anni di vita. Il Groeningemuseum è un luogo fondamentale per conoscere il maestro fiammingo, ma anche il Museo Reale delle Belle Arti di Anversa (KMSKA) espone due suoi capolavori, a conferma che le Fiandre sono un luogo onirico dove farsi sopraffare dal genio di Van Eyck.